In_Canto, ovvero la sedicesima edizione del Festival del Canto Spontaneo, inaugura una nuova forma espressiva la quale mira ad accostare passato e presente generando una effettiva interazione fra i due mondi. Il ricco patrimonio di registrazioni audio e video costruito in 15 anni di festival ma anche grazie alle ricerche e l’acquisizione di testimonianze raccolte fin dall’inizio degli anni ’90, ci permette di utilizzare “Voci” scomparse, attualmente inattive o semplicemente impossibilitate a intervenire in presenza ed armonizzarle con altre voci “effettive”.
Un binomio reale/virtuale che, oltre a produrre un affascinante effetto scenografico, innesca un concreto meccanismo di “passaggio della Memoria”, ossia mette al medesimo livello la fonte originale e la sua riproduzione. Questa fondamentale circolarità impedisce o quantomeno attenua le possibili variazioni (approccio vocale, timbro, stile e, in alcuni casi, modifica del testo) che, naturalmente, avvengono nella riproposizione di documenti vocali. Una formula che, dall’altro lato, facilita interessanti evoluzioni le quali, senza “manomettere” la matrice originaria, avviano a sperimentazioni rendendo attuali tracce spesso abbandonate a polverosi archivi.
Voci indimenticabili rivivono, non già quale nostalgica testimonianza di un passato, ma da protagoniste del presente accanto ad altre voci che probabilmente, in vita, non hanno avuto l’opportunità di conoscere.
Grazie ad un attento progetto laboratoriale attuato dall’associazione Furclap in ambito di post produzione video ed ottimizzazione audio, molti documenti, spesso provenienti da vecchie cassette VHS, sono stati digitalizzati e restaurati. Contemporaneamente, con alcuni giovani allievi di canto, è stato avviato un percorso di studio vocale e musicale che, in forma intensiva, continuerà a Rigolato (sede del Festival) attraverso una residenza appositamente organizzata. Ed ecco, nasce In_Canto che, di fatto, evidenzia una metodologia di riproduzione etnomusicologica di indubbia efficacia musicale ma anche sociale e culturale.
Programma del Festival
IMPORTANTE: Ingresso libero per tutti gli eventi, a eccezione del “Goulash concerto” di domenica 10 settembre: è necessaria la prenotazione entro venerdì 8 settembre inviando una mail a info@furclap.it, il costo è di 15 euro (tutto compreso, concerto e goulash di Janos con la polenta tipica della Carnia).
28 agosto 2023 • Palazzo De Grazia Gorizia – Ljoba Jence
• Musica e canti medievali e tradizionali sloveni _ lezione/concerto
Con la partecipazione delle chitarriste allieve del Centro Chitarristico Giuliano Mauri di Gorizia
29 agosto 2023 • Chiesa della Santa Croce Kojsko (Sl) – Ljoba Jence, Erazem Izidor Grafenauer (liuto)
• Concerto
5 settembre 2023 • Spazio 35 Udine – Barbara Dall’Armi
• Otello Profazio, l’ultimo cantastorie. Concerto con la partecipazione di Denis Biason (chitarra)
8 settembre 2023 • Rigolato Reale/Virtuale e Sybell concerto
Sequenza di interventi vocali Passato – Presente
• Cantori e canterine dell’associazione A.N.Fa.Mi.V. con Giovanna Marini virtual mode
• Barbara Dall’Armi con Otello Profazio virtual mode
• Sybell (Cristina Spadotto) con Lucilla Galeazzi virtual mode. A seguire concerto di Sybell
9 settembre 2023 • Rigolato – Reale/Virtuale e D’Esperanto concerto
• Quartetto vocale delle giovani allieve della scuola Groove Factory con Las Puemas di une Voote virtual mode
• D’Esperanto quartet concerto
10 settembre 2023 • Givigliana
• La Croce di Lorena processione con canti patriarchini e a seguire Messa in madrelingua cantata
Con Iu Cantuors de Glīsio di Sant Jacom
• Latif Bolat e Francesca Ferah Dalla Bernardina
Sacralità Sufi/performance
10 settembre 2023 • Rigolato – Goulash concerto
• Di e con Jabos Hasur
Ljoba Jence
28 agosto 2023 ore 18,30 • Palazzo De Grazia Gorizia
29 agosto 2023 ore 19,00 • Kojsko (Sl), Chiesa della Santa Croce
Ljoba Jence, etnomusicologa e importante “voce” delle tradizioni popolari è da decenni attiva sia in Slovenia – suo Paese di appartenenza – che all’estero. Già in passato ha avuto modo di partecipare al festival del Canto Spontaneo e per la sedicesima edizione ha preparato una selezione di canti e balli medievali e tradizionali sloveni. In quell’area geografica, negli ultimi due decenni, la vita culturale nei castelli, le città, nell’ambito dei monasteri e delle chiese, ha evidenziato un crescente interesse e riconsiderazione del passato riferita alla nobiltà castellana, alla sacralità dei monasteri come alla quotidianità della gente comune. Su questi terreni musicali opera Ljoba proponendo seminari, laboratori e concerti agendo con efficacia per il mantenimento di un patrimonio importante e, al tempo stesso, veicolo di benefici scambi culturali.
A Gorizia – Palazzo De Grazia, sede del Centro Chitarristico Mauro Giuliani – la cantante slovena si esibirà assieme a due giovani allieve chitarriste con le quali ha elaborato alcuni brani tradizionali.
Ljoba Jence • voce
Erazem Izidor Grafenauer • liuto
Concerto di Barbara Dall’Armi con Denis Biason
Martedì 5 settembre h. 18,30 • SPAZIO 35, Via Percoto, UD
Otello Profazio, l’ultimo cantastorie
Ci ha lasciato il 23 luglio scorso il Cantastorie per eccellenza. Otello Profazio, fin dagli anni ’60, ha cantato le storie e le “profAzie” al mondo intero. Il suo viaggiare da un continente all’altro, spesso nei luoghi dove l’emigrazione dal sud Italia era particolarmente presente, si intrecciava con il viaggio cantato nell’immaginario rurale del suo tempo e dei territori a lui cari: Calabria e Sicilia. Barbara Dall’Armi, nota cantante friulana particolarmente impegnata nella musica folk, ha cantato assieme a Profazio nell’ultimo periodo della sua vita dimostrando, nei concerti con lui condivisi, una profonda conoscenza della canzone meridionale. Il 5 settembre con il concerto che Barbara, accompagnata dal magistrale chitarrista Denis Biason, terrà allo Spazio 35 di Udine, riemergeranno memorabili momenti che hanno percorso l’intensa vita artistica di Otello. Una presenza che apparirà, seppur virtualmente, grazie alla proiezione di video realizzati in tempi relativamente recenti quando il “cantastorie” partecipò (2019) al Festival del Canto Spontaneo a Rigolato. Barbara e Otello canteranno assieme ed è con questa anteprima che l’associazione Furclap inaugurerà la sedicesima edizione del festival (Rigolato, dal 7 al 10 settembre 2023).
In_Canto
8 – 10 settembre 2023 • Rigolato – Vuezzis – Ludaria – Givigliana (Alta Val Degano – Ud)
La sedicesima edizione del festival del Canto Spontaneo è caratterizzata da una immersione nel Canto, nel Paesaggio e nella Cultura locale. Un gruppo composto da circa trenta persone di varia estrazione sociale e generazionale, parteciperà ad una residenza che si articolerà fra laboratori vocali, visite guidate, incontri con cantori e canterine locali, concerti ed esibizioni estemporanee spontanee. Il pubblico potrà seguire, da spettatore, l’intero programma o le sezioni parziali.
I partecipanti alla residenza saranno anche i diretti protagonisti di alcune esibizioni “reale / virtuale” che rappresentano il tema chiave dell’edizione 2023. Tappa finale del festival sarà la tradizionale processione della Croce di Lorena che, dalla piazza di Givigliana, raggiungerà la vicina chiesetta di San Pietro accompagnata dalle Litanies eseguite da ”Iu Cantuors de Glīsio di Sant Jacom” guidati da Franco Candido. Come ogni anno, per l’occasione, le abili mani di Leo Gracco, abitante a Givigliana e presidente dello storico “Grop Coral di Gjviano” realizzeranno alcune croci in nocciolo che saranno offerte ai partecipanti. Novella Del Fabbro, ideatrice del Festival assieme a Giovanni Floreani, con la sua proverbiale passione coordinerà il rituale che rappresenta un alto momento di sacralità nell’emblematico silenzio che avvolge il piccolo centro abitato a 1200 metri di altezza l.m. sopra Rigolato, rotto solamente dall’intenso suono delle campane che annuncia la partenza e dai lenti e avvolgenti canti di antica origine patriarchina.
Incontro con Ines
8 settembre 2023 • Givigliana ore 11,00
Negli anni ’70 Ada, Lido, Pieri e Ines dettero vita al primo ceppo di un gruppo di canto spontaneo che, per alcuni mesi, fu diretto dal compianto don Gilberto Pressacco, uno degli etnomusicologi più importanti del ‘900. Da Lido, marito di cui fu dedicato il primo festival, scomparve nel 2008 mentre Pieri, marito di Ines, ci lasciò nel 2018. Ada per anni ha chiuso il festival cantando la struggente che di falset, un brano che lei stessa acquisì dalla nonna. Ora, novantenne, soggiorna in una casa di riposo ma non ha dismetto il suo innato amore per il canto. A Givigliana è rimasta Ines e la sua casa, dove soggiornano tutti i cimeli che Pieri raccoglieva per implementare il suo Museo delle tradizioni popolari, ha accolto in questi anni artisti a livello internazionale che, in apertura di ogni edizione del festival, hanno donato un canto a questo luogo e ai suoi abitanti. Riccardo Marasco, Giovanna Marini, Lucilla Galeazzi, Otello Profazio, Giuseppe Chiabudini e i cantori di Cicigulis, Latif Bolat, Paolo Tofani, Claudio Milano, le Donne di Giulianello, i Tenores di Oniferi sono solamente alcuni dei nomi prestigiosi che hanno salito il ripido acciottolato di Givigliana per onorare un rito divenuto simbolo del festival. Ines, “tesoro vivente” della tradizione popolare carnica, incontrerà il gruppo che parteciperà alla residenza, canterà con loro, racconterà episodi della sua appassionante vita, condividerà con loro momenti di alto valore sociale nella semplicità della cultura popolare arricchita dalla insostituibile inclusività del canto spontaneo.
Reale / Virtuale e Sybell concerto
8 settembre 2023 • Rigolato ore 18,30
• Gruppo cantori e canterine dell’associazione A.N.Fa.Mi.V./ Giovanna Marini virtual mode
• Barbara Dall’Armi / Otello Profazio virtual mode
• Cristina Spadotto – Sybell / Lucilla Galeazzi virtual mode e concerto di chiusura
Nel 2015 Giovanna Marini chiuse il festival con un indimenticabile e coinvolgente concerto in una gremita chiesetta a Givigliana. Fu un’edizione molto particolare perché fu ricordato seppur con un anno di ritardo, il decimo anniversario della morte di Pietro Sassu, storico etnomusicologo sardo che per alcuni anni lavorò anche in Friuli. Givigliana ospitò prestigiosi ricercatori e musicologi a livello nazionale: Renato Morelli, Pietro Arcangeli, Valter Colle oltre al figlio di Sassu, Simone anch’egli musicista. Il concerto, a conclusione di una ricca giornata che era iniziata con le Donne di Giulianello, si aprì con un omaggio al Friuli e a Pasolini con il brano tradizionale Se savessis fantazines. L’esibizione della carismatica artista fu un crescendo di passione popolare al punto che la stessa Giovanna chiese: un canto assieme lo facciamo? Fra il pubblico c’erano anche alcuni esponenti dell’associazione di ipovedenti A.N..Fa.Mi.V. di Udine guidati da Edda Calligaris Bulligan. Di quei momenti conserviamo le registrazioni audio e video.
A Rigolato, l’8 settembre, saranno i componenti della medesima associazione ad aprire la sezione Reale / Virtuale cantando assieme a Giovanna Marini Ama chi ti ama, noto inno contro il caporalato purtroppo ancora oggi esistente in certi ambienti di lavoro. Seguirà una delle cantanti folk più interessanti della nostra regione: Barbara Dall’Armi. L’artista udinese che anticiperà la sua esibizione di Rigolato con un concerto a Udine il 5 settembre (vedi sopra) celebrerà Otello Prefazio, il rinomato cantastorie calabrese che ci ha lasciato recentemente, il quale fu ospite d’onore al festival del 2019. In quell’occasione Barbara lo conobbe e fra i due nacque una collaborazione artistica che perdurò fino alla sua prematura scomparsa. L’intensa giornata si concluderà con l’esibizione di Sybell (nome d’arte di Cristina Spadotto). Artista poliedrica, Sybell è musicista e autrice. Attraverso le sue canzoni e poesie conduce il fruitore in un universo interiore fatto di spiritualità, filosofia, ricerca ed emozione. In una parola: intensità. Ha pubblicato tre EP, due libri di poesie ed è inoltre chitarrista delle band Uttern e Invisible Wave. Per questa serata eseguirà uno speciale live set in acustico, riflessivo e catartico.
Visita guidata a Vuezzis
9 settembre 2023 • Vuezzis – Ludaria – Rigolato
La piccola frazione nel comune di Rigolato è un dei tanti gioielli che il vasto territorio della Carnia offre ai visitatori ed ai suoi abitanti. Nella chiesetta medievale di San Nicolò è possibile ammirare un lacerto di affresco certamente attribuibile alla scuola di Vitale da Bologna. Una Guida d’eccezione, Paola Di Sopra, accompagnerà il gruppo che partecipa alla residenza e quanti altri vorranno aggiungersi, al centro abitato poco distante da Rigolato per trascorrere piacevoli momenti in un luogo affascinante e scoprire aspetti storici e culturali non documentati nei normali percorsi turistici. Assessore alla cultura nel comune di Rigolato e, da sempre frequentatrice del festival, Paola si attiva incessantemente per valorizzare il Territorio che conosce profondamente. Ha quindi risposto con entusiasmo alla nostra richiesta di organizzare una visita guidata. È una metodologia che acquisiremo anche nelle prossime edizioni convinti che gli eventi culturali debbano essere veicoli di approfondimento dei luoghi dove si articolano gli eventi facilitando le relazioni con gli abitanti.
Incontro con Franco Candido
Frazione di Ludaria ore 11,00
Storico cantore e referente de “Iu Cantuors de Glīsio di Sant Jacom” gruppo legato alla figura di pre Zef Cjargnel (padre Giuseppe Carniello) scomparso pochi anni fa e uno dei più esperti cultori della musica e dei canti liturgici aquileiesi, illustrerà la storia dei Cantori, del lungo cammino al fianco del loro Maestro e spiegherà la magia del canto patriarchino così unico e particolare purtroppo scarsamente conosciuto.
Reale / Virtuale e D’Esperanto concerto
Rigolato ore 18,30
Quartetto allieve di canto della Groove Factory / Las Puemas di une Voote virtual mode
Il destino ha voluto che “Las Puemas di une Voote” fossero accostate ad un gruppo di giovani allieve di canto della scuola Groove Factory che ha sede nel Centro Commerciale Città Fiera a Martignacco (Ud). Quattro sono le giovani canterine e quattro erano le signore di Paularo guidate dalla decana Ines Di Gleria. Nessuna di loro è ancora in vita determinando, di fatto, la fine di quella gloriosa esperienza canora della quale, tuttavia, abbiamo una testimonianza audio / video raccolta nel corso della loro esibizione alla sesta edizione del Canto Spontaneo (2013). Due canti antitetici passando da una melodia e un testo di alta sacralità Saludin O Marie allo scherzoso motivo dall’ardito testo Oi ce aria fresçulina. Passare repentinamente dal sacro al profano è operazione consueta nel canto popolare ma la scelta della quattro simpatiche canterine, allora, generò alcuni sommessi mormorii. Vedere e sentire cantare assieme le ragazze di una volta (questa è la traduzione in italiano) e quelle di oggi sarà un piacere particolare ed un omaggio alla Memoria che diventa contemporaneità.
In chiusura le quattro giovani cantanti, adeguatamente formate e seguite dalla Maestra Caterina Licata intoneranno uno dei brani più belli che la tradizione popolare carnica abbia mai prodotto: Fasin un cjant a la cjargnele. Questo canto farà da cerniera con il concerto finale del gruppo emiliano D’Esperanto i cui componenti lo sosterranno con un bordone.
Le voci sono Annalisa De Vittor, Francesca Cecotti, Giulia Pellegrini, Michela Sordon
Formazione a cura di Caterina Licata
D’ESPERANTO quartet concerto
9 settembre 2023 • Rigolato – piazza principale
In caso di maltempo Centro sportivo Pagoda
Il progetto musicale dei “D’esperanto” ricerca nelle tradizioni musicali europee (Italia, Francia, Isole Britanniche) un suono originario ed antico che affianca, in perfetta amalgama, a nuove composizioni. Un originale progetto di ricerca e di riproposta, nel contempo innovativo ma ben inserito nel solco della tradizione popolare, che si esprime in una musicalità intensa e giocosa e che caratterizza fortemente gli spettacoli del gruppo. La formazione ha suonato in prestigiosi festival e rassegne tra le quali: TraMonti (RE), REC Festival d’autunno (RE), Festival della tammorra e del tamburello (Giffoni Valle Piana – Salerno), Tarantella Power (Caulonia – Reggio Calabria), Festival Radicazioni (Alessandria del Carretto – Cosenza), Errichetta Festival (Roma), Sponz all’Osso – Costola reggiana alla Pietra di Bismantova /RE), Sponz Fest 2021 a Calitri, Folkest 2022 (Friuli Venezia Giulia) e il Festival Spello Splendens 2022. Nel 2019 partecipa alla realizzazione del film “L’Appennino che suonava” ideato da Bruno Grulli e per la regia di Alessandro Scillitani, reinterpretando in chiave moderna il repertorio della musica tradizionale dell’Appennino emiliano.
Sacralità Sufi
10 settembre 2023 • Givigliana
Ore 11,30 chiesetta di San Pietro
Latif Bolat
Storico e musicista di fama internazionale Latif possiede due cittadinaze: turca e statunitense. Vive ad Adana ma trascorre molti mesi dell’anno negli Stati Uniti e in altre zone del mondo per partecipare a seminari e concerti. L’amicizia e la collaborazione con Giovanni Floreani nasce nel 2018 in occasione della coorganizzazione di “Silk Road” un festival realizzato a Zara in Croazia grazie al supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria. Da allora è continuata una intensa sinergia che ha generato eventi a livello internazionale. Da grande conoscitore della filosofia Sufi quale è, Latif Bolat suonerà il Saz (tipico strumento turco) e canterà alcune struggenti melodie in chiusura della prima parte dell’ultima giornata del Festival. Non è la prima volta che uniamo simbolicamente fonti sacrali diverse. Sempre nella chiesetta di Givigliana don Lorenzo di San Costantino Albanese (minoranza Arbëreshë) celebrò la messa in rito ortodosso (2009 – seconda edizione del Festival). Cui fu qualche lieve imbarazzo subito sopito dalla comprensione che la sacralità è solamente una e condivisa da tutte le genti mentre l’integralismo religioso alimentato dall’ignoranza e stupidità umana genera solamente tragedie.
Francesca Ferah Dalla Bernardina
La danza Sufi è una preghiera danzata, che rappresenta e simboleggia l’unità dell’uomo con l’Universo: una danza circolare in armonia con il movimento della terra, delle galassie, del sole, delle stelle, dei pianeti nel quale il derviscio, chiamato anche semazen, dissolve se stesso in un mondo che non può essere compreso con la mente, ma può essere sentito con il cuore. Così descrive Francesca la danza Sufi della quale è grande conoscitrice. Italiana ma di fatto cittadina del mondo, Francesca, da quando si è avvicinata alla filosofia Sufi, ha cambiato radicalmente la sua vita ottenendo un grande beneficio spirituale e un delicato equilibrio armonico. Con l’aiuto della musica di Latif, la sua danza – con il classico costume Derwishi – renderà magica la chiusura della parte più sacrale del Festival che si rinnova ogni anno a Givigliana.
Janos Hasur Goulash concerto
10 settembre 2023 • Rigolato ore 13,00
Janos Hasur, violinista ungherese, nato a Budapest ha cominciato la sua carriera violinistica chiedendo un violino ai genitori per Natale. Aveva 4 anni… Dopo lunghi studi iniziali approda al Conservatorio Bela Bartok di Budapest e in seguito all’Accademia della Musica “Liszt Ferenc” di Pécs. Si laurea nel 1971 e diventa professore di violino a Kaposvàr. Sarà primo violino dell’Orchestra Sinfonica di Kaposvàr e nell’Orchestra del Teatro Csiky Gergely di Kaposvàr. Ma di lì a poco un fortuito ascolto di musiche popolari cambiò radicalmente la sua vita musicale. Con Vizonto, il gruppo ungherese, nato nel 1975, che ancora oggi è attivo, inizia una sequela di concerti che lo porterà in tutta Europa e non solo. Nel 1979 arriva in Italia al festival di Bra dove fa amicizia con l’Ensemble Havadia”, gruppo indimenticabile italiano di Moni Ovadia.
Nel 1988 entra nello storico gruppo ungherese d’avanguardia Kolind e approda al Mittelfest (Cividale del Friuli) accanto alla celeberrima cantante ungherese: Marta Sebestyèn. Passano molti anni costellata di grandi successi a livello internazionale. Nel 1996 Moni Ovadia lo accoglie nella sua al Teaterorchestra dove sarà primo violino. Sceglie di trasferirsi in Italia, vicino a Lecco dove resterà fino al 2020 per rientrare nella sua Ungheria dove tuttora vive. Il suo particolare legame al Friuli VG dove tuttora conserva amicizie fraterne, lo porterà spesso in questo territorio con varie formazioni ma anche con spettacoli “solo”. Uno di questi è Goulash concerto. Infatti Janos non solo come violinista è riconosciuto, ma anche come ottimo cuoco! Il gulasch (porkolt – in ungherese) andrebbe servito con il contorno tradizionale i gnocchetti (spazli), secondo la classica ricetta di Gundel, e con le spezie – la paprica e kummel – di prima scelta che si trovano solo in Ungheria! A Rigolato ci sarà un sodalizio Friuli – Ungheria non solo musicale ma anche culinario. La sedicesima edizione del Festival del Canto Spontaneo si chiuderà con una stupenda festa gustando il goulash di Janos con la polenta tipica della Carnia. Le piacevoli arcate del violino assieme ai racconti dell’artista faranno da sottofondo. Quale miglior modo di vivere un In_Canto?
Partner
Centro Chitarristico Giuliano Mauri di Gorizia
Living Music associazione culturale
Pajn Institute
A.N.Fa.Mi.V.
Comune di Rigolato
In_Canto
Festival del Canto Spontaneo XVI edizione 2023
Direzione artistica • Giovanni Floreani
Coordinamento • Novella Del Fabbro
Grafiche e impaginazione • Giulia Grimaz
Ufficio stampa, web e social • Cristina Spadotto
Logistica • Jacopo Floreani
Si ringrazia il comune di Rigolato per l’assistenza
In particolare il vice sindaco Daniele Candido, l’assessore alla Cultura Paola Di Sopra
Le fotografie in questo book sono state scattate da Luca D’Agostino
In_Canto è realizzato grazie al sostegno di Regione Friuli V.G.
Fondazione Friuli
Ministero dei Beni Culturali